Pittore di cinema – Angelo Cesselon

Abile ritrattista, il suo stile è caratterizzato da composizioni con una figura in primo piano, sovente l’artista rappresenta un volto, in cui sono accentuati alcuni particolari della bocca o degli occhi.

Descrizione

foto 1: ritratto del maestro Paisson Antonio

L’emigrazione in paesi esteri o verso altre città italiane è il fenomeno più importante che caratterizza il Novecento cintese: tutte le famiglie del paese ne furono coinvolte. I giovani che aspiravano di sposarsi ma anche i padri di famiglia per poter mantenere dignitosamente i propri figli, dovevano abbandonare il paese e adattarsi a vivere in città straniere e lontane. La maggior parte degli emigrati ha subito condizioni di vita molto dure e difficili, ma questo loro sacrificio ha portato al paese un po’ di ricchezza, sia da un punto di vista materiale, migliorando le condizioni di vita dei suoi abitanti, che in senso civico e culturale. Qualcuno di questi emigranti ha avuto modo di “far fortuna”, mettendo a buon frutto le proprie capacità. Angelo Cesselon è uno di questi.

Nato a Settimo il 17 febbraio 1922 e iniziato alla pittura dall’artista cintese Toni Paissan, verso la fine degli anni ’30, si è dovuto trasferire a Roma a seguito della sua famiglia. Angelo, che fin da piccolo ha dimostrato gran ingegno e passione per il disegno, si mise a frequentare studi artistici e pubblicitari. In uno di questi, sotto la guida del cartellonista Ercole Brini, sviluppa la sua vocazione artistica e comincia a farsi conoscere nel campo dei pittori di Cinema. Verso la fine degli anni quaranta si separa da Brini e apre un proprio studio a Roma, diventando uno degli artisti più richiesti e apprezzati dalle case cinematografiche. Durante la sua carriera ha dipinto circa tremila bozzetti per manifesti cinematografici, tra i più famosi si possono ricordare i manifesti dei film “La Romana” con Gina Lollobrigida, “La tua bocca brucia” con Marilyn Monroe, “Giungla d’Asfalto”, “Totò sulla Luna”, e tanti altri.

Abile ritrattista, il suo stile è caratterizzato da composizioni con una figura in primo piano, sovente l’artista rappresenta un volto, in cui sono accentuati alcuni particolari della bocca o degli occhi. Molto rigoroso e raffinato nel lavoro artistico si è particolarmente distinto nella tecnica della tempera su carta.

Nel 1955 ha vinto il premio Spiga-Cambellotti come miglior pittore cinematografico italiano e nel 1958 ha realizzato diversi ritratti di importanti uomini politici e uno anche a Papa Giovanni XXIII. Negli ultimi anni della sua vita si è dedicato a illustrare libri e ritrarre personaggi famosi. Ebbe diverse committenze dagli ordini monastici per ritrarre uomini religiosi quali San Francesco d’Assisi, San Massimiliano Kolbe, ecc.. L’artista è scomparso a Velletri nel 1992. Fra le tante antologiche dedicate alla sua opera, ci piace ricordare la mostra retrospettiva realizzata a Cinto, presso il palazzo Comunale, dal 22 dicembre 2002 al 26 gennaio 2003.

Nonostante l’impegno e il successo l’artista è sempre stato legato al suo paese di origine, dove ha vissuto fino all’età di quindici anni e durante la seconda guerra mondiale. In seguito, ha continuato a frequentarlo durante le ferie estive e ogni qual volta il lavoro gli permetteva di trattenersi con i suoi genitori e gli amici dell’infanzia. D’altro canto scorgere la firma di Angelo Cesselon, posta sotto le immagini dei più importanti manifesti cinematografici, è stato motivo di conforto e di buon auspicio per tanti emigranti cintesi.


foto 2: manifesto per l'angelo azzurro


foto 3: ritratto di Marylin Monroe

Ultimo aggiornamento: 29/02/2024, 15:02

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