Descrizione
La presenza di questa "Silva" viene confermata dalla presenza di diversi toponimi, quali Runco, Bosco, Boschetta, Forestier, ecc.
foto 1: boschi Spongera e Bandida, cartina del 18° secolo
Nel periodo patriarcale in paese era ubicata la residenza di un “forestario”, ministro patriarcale addetto alla salvaguardia e alla gestione delle risorse boschive di Cinto e dei territori limitrofi. Sotto il governo della Serenissima Repubblica i siti boschivi patriarcali furono requisiti e, a Cinto, risultavano essere sei i boschi di pubblica ragione dedicati esclusivamente alla coltura del legno di rovere ( denominati Ziliorotta, Biagiodoretta o Spongera, Bandida, Ronchiada, Persiana e Banduzzo). Tutti questi boschi erano classificati di Prima Classe cioè: "boschi di fondo squisito riservati alli soli usi dell' Arsenale”, e si presentavano demarcati da pietre segnaletiche con l’effige di San Marco. Si istituirono due guardiani dei boschi alloggiati in due casoni appositamente predisposti e localizzati uno nell’attuale via Persiana e l’altro nei pressi dell’attuale bosco Zacchi.
foto 2: bosco Zacchi
Particolarmente rilevanti furono i “disordini” successi a Cinto verso la fine del 1700, quando il territorio della Repubblica Veneta si trasformò in un campo di battaglia, dove, con alterne fortune, si combattevano le forze "'democratiche" dell'armata napoleonica e quelle imperiali austriache. In questa situazione particolarmente difficile anche le piccole comunità di campagna venivano costrette a subire soprusi e requisizioni. I cosiddetti “disordini” non furono altro che un tentativo, messo in atto da una parte della popolazione, di riappropriarsi materialmente della legna ricavata dai boschi di Cinto e così poter ripagarsi delle confische subite dagli eserciti stranieri. L'inchiesta, formalizzata dalla prima amministrazione austriaca (1798/1805), appurò che "il numero delli Roveri troncati ed atterrati monta a n. 703" ma furono trovati i responsabili dell'abbattimento di soli 59 quercie. Ci furono quattro arresti (tre fratelli e un guardiano dei boschi) e quaranta persone inquisite.
foto 3: laghi (inverno)
foto 4: laghi